Ambienti diurni

L’appartamento si trova al piano sottotetto di un edificio costruito all’inizio del ‘900 nella prima espansione appena oltre le mura del centro storico di Imola.
L’assetto originario, costituito dalla distribuzione di cinque piccoli ambienti attorno ad un corridoio centrale, è stato completamente stravolto mantenendo i soli muri perimetrali. L’intento era quello di creare un’abitazione in grado di valorizzare al meglio le limitate dimensioni dello spazio a disposizione, privilegiando gli ambienti di vita diurni.

Il piano principale è stato aperto e dedicato completamente agli spazi di soggiorno e pranzo, quest’ultimo dominato dal tavolo DOGE di Carlo Scarpa. L’angolo cucina, necessariamente unito con l’ambiente del pranzo, è schermato visivamente da un volume di colore vermiglio che contiene frigorifero e dispensa. Sul fondo dell’appartamento si staglia una controparete in cartongesso che funge da elemento unificante i due livelli.

Il sottotetto

Avvolgendo i pensili della cucina, sale fino al soppalco, dove crea una nicchia per il guardaroba, e si lega al soggiorno attraverso un esile elemento verticale che accoglie i piani di cristallo della libreria. Il soppalco che sovrasta la parte centrale dell’abitazione si affaccia sia sul soggiorno che sul pranzo ed è base di appoggio per il tatami.

La zona notte viene così a far parte del gioco di volumi su più livelli che “incastrandosi” tra loro compongono e delimitano gli spazi di vita della casa. Gli arredi sono stati concepiti come elementi integranti del progetto; perciò sono quasi tutti pensati e realizzati su misura. L’aver riunito in un unico ambiente tutte le funzioni che coesistono in un’abitazione ha imposto un criterio di omogeneità nella scelta dei materiali.

La scelta dei colori

Il wengè caratterizza tutti gli elementi in legno (cucina, contenitori, armadio, piano del lavabo nel bagno), mentre la pavimentazione è tutta in Pietra Forte Colombino trattata con un protettivo tonalizzante che ne accentua il colore grigio piombo. I colori terra delle pareti finite con malta a base di calce spatolata contrastano con il pavimento ed enfatizzano i volumi puri degli arredi fissi.

Quanto all’illuminazione, è stata privilegiata la luce concentrata rispetto a quella diffusa, più adatta a colpire e valorizzare i volumi dell’architettura